Pieter Aspe
L’orecchio di Malco
Traduzione di Ciro Garofalo
Una donna in stato confusionale viene trovata nuda in un parco. La signora per fortuna sta bene, ma non ricorda assolutamente nulla di cosa sia successo la sera prima, né ha idea del perché si trovi lì, per di più senza vestiti. È solo il primo di una serie di episodi bizzarri. Incaricati subito di seguire le indagini, nel giro di poco Van In e il suo inseparabile braccio destro Versavel si ritrovano sulle tracce di una setta di fanatici cattolici. Ben introdotti negli ambienti della finanza e della politica, hanno un piano ambizioso: sopprimere le tentazioni sessuali, azzerare le disuguaglianze economiche, eliminare la corruzione nel mondo e instaurare una teocrazia basata sul sacrificio. Costi quel che costi. Quando, molto presto, gli episodi bizzarri si trasformano in una serie di avvenimenti sempre più drammatici e cruenti, comincia un’escalation di terrore e violenza che si propaga da Bruges in tutto il paese con un’ampia eco mediatica. La situazione sembra senza via d’uscita quando la stessa Hannelore, sua moglie, giudice istruttore, viene rapita dai membri della setta. L’equilibrio e le capacità dell’ispettore Van In e dell’amico Versavel questa volta verranno messi davvero a dura prova.
Tra richiami biblici, rituali inquietanti, atmosfere cupe e ricordi dolorosi, il commissario più amato del Belgio ritorna in questa nuova indagine mozzafiato, appassionante e tristemente attuale.
«Con le avventure del suo commissario, Aspe si è da tempo conquistato una meritata fama internazionale. Era ora che lo si scoprisse anche in Italia».
«la Repubblica»
«È un po’ Maigret, un po’ Poirot e ha più di qualcosa in comune col tenente Colombo».
«Il Messaggero»
«La capacità di osservazione di Van In, insieme al suo sguardo profondo sulla vecchia e suggestiva Bruges, non hanno prezzo».
«New York Times»
«Il Simenon fiammingo».
«Le Figaro»