Dörte Hansen
Al mare
Traduzione di Teresa Ciuffoletti
Un’ora di traghetto – a volte di più, a seconda di quanto è mosso il mare: questa la distanza che separa la piccola isola del Mare del Nord dalla terraferma. Eppure l’isola è un mondo a sé, governato da leggi proprie; su questo pezzetto di terra semisommerso non ci sono segreti, non ci si può nascondere. Lo sanno bene i membri della famiglia Sander, che ci abitano da sempre. Hanne, sposata con un uomo che alla vita familiare ha preferito un capanno solitario sulla spiaggia, ha cresciuto tre figli da sola mentre tentava di colmare il vuoto offrendo ospitalità ai turisti. Il figlio maggiore, Ryckmer, incapace di gestire il suo problema con l’alcol, ha perso il grado di capitano e sta aspettando la tempesta perfetta che metterà fine a ogni cosa. La figlia, Eske, si prende cura dei vecchi marinai nella casa di riposo dell’isola; un mese all’anno, però, corre a Berlino da Freya, la tatuatrice che ha ricoperto il suo corpo di opere d’arte. Soltanto Henrik, il più giovane, è in pace con se stesso: è il primo uomo della famiglia a non aver mai sognato di andare per mare e passa le giornate raccogliendo relitti sulla spiaggia. Il mare dà e il mare toglie: nel corso di un anno, la vita dei Sander verrà irrevocabilmente stravolta da quella che da brezza quasi impercettibile si trasformerà in una vera e propria burrasca.
Da una delle più importanti scrittrici tedesche di oggi, un romanzo luminoso, intelligente e intriso di umanità, che racconta di una famiglia alla deriva, di un’isola intrappolata nella morsa del cambiamento e di antiche leggi che hanno perso il loro significato. Con una prosa lirica ed evocativa, Dörte Hansen esplora i meandri più reconditi dell’animo umano cercando una risposta all’eterna domanda: da dove viene il nostro amore per il mare?
«Le isole attirano persone che hanno ferite, piaghe sulla pelle e sull’anima. Gente che non respira più tanto bene o che ha perso la fede, che è stata lasciata o ha lasciato qualcuno. E allora si aspettano che il mare aggiusti le cose, e il vento soffi finché il dolore non passa».