Gianni Vattimo - Michel Onfray - Paolo Flores d'Arcais
Atei o credenti?
Filosofia, politica, etica, scienza
Fra distanze incolmabili e impreviste affinità, senza preoccupazioni di correttezza politica, finalmente un incontro-scontro a tutto campo fra chi crede e chi no.
I temi della fede e della religione, e del loro conflitto con la cultura laica, sono al centro di un interesse tuttora crescente, alimentato dalle polemiche sugli interventi e le “scomuniche” del papa e della CEI. Mancava però un testo che discutesse, da punti di vista diversi, le ragioni dell’ateismo e della fede.
Ora, in Atei o credenti?, si confrontano gli esponenti di posizioni diverse tra loro, accomunate però dal rifiuto di ogni appartenenza accademica: il “cristianesimo nietzscheano” di Gianni Vattimo, l’edonismo ateo di Michel Onfray e l’empirismo materialistico-esistenziale di Paolo Flores D’Arcais. Nel libro – che riproduce, con successive rielaborazioni, un incontro privato avvenuto a Torino ed è completato da tre poscritti – gli autori rispondono agli interrogativi essenziali legati al problema l’“ipotesi Dio” deve essere considerata superflua nella riflessione filosofica e nell’esperienza vitale? Quali sono le conseguenze etiche e politiche dell’essere atei o invece credenti? Quale la posizione da tenere nei confronti del “successo” delle scienze? Quale il giusto ruolo delle dottrine religiose nell’istruzione pubblica? Su questi e altri temi – ad esempio la possibilità di un islam moderato, cui è dedicato un controverso capitolo – Vattimo, Onfray e Flores D’Arcais danno vita a un’appassionata disputa, fra consonanze impreviste e opposizioni durissime. Una lettura di grande coinvolgimento, che assomiglia a un ascolto dal vivo e mette in questione i nostri più profondi atteggiamenti e convinzioni.
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IL RAPPORTO TRA SCIENZA E FEDE
Roma, 29 dic. – (Adnkronos/Adnkronos Cultura) – Un contraddittorio a tutto tondo sui temi della laicita’ e della religione. Un contraddittorio aperto, libero da pregiudizi, sul rapporto tra laici e cattolici. Punti di vista opposti e tesi diverse che si misurano sul terreno della dialettica. Punti di vista esposti da intellettuali e filosofi del rango di Gianni Vattimo, Paolo Flores d’Arcais e Michel Onfray. E’ questo il contenuto del saggio ”Atei o credenti? Filosofia, politica, etica, scienza”, pubblicato dalla casa editrice Fazi.
Le ragioni dell’ateismo e della fede. Il rapporto, spesso conflittuale, tra la ricerca scientifica e le ragioni dell’etica cristiana. E’ su queste basi che i tre studiosi hanno discusso nel dicembre del 2006 a casa di Gianni Vattimo a Torino. ”Si e’ trattato – si legge all’inizio del volume – di un confronto sempre cordiale ma non privo di durezze, per dir cosi’, e lontano da preoccupazioni di ‘correttezza politica’. Vattimo, l’unico credente, ha dovuto difendersi su due fronti, m in piu’ di un caso, ha ottenuto l’insperata alleanza di Onfray”. Paolo Flores d’Arcais e Michel Onfray hanno elaborato le loro idee a partire dalle posizioni laiche. Vattimo, invece, l’unico credente, ha replicato fondando le sue proposizioni sul mistero della fede.
Una fede vissuta, soprattutto, ”sul cristianesimo nietzscheano”. Sono tanti i dubbi che prendono forma nel corso del lungo colloquio tra i tre esperti. Come si devono configurare, ad esempio, i rapporti tra filosofia e ateismo? Quali sono le conseguenze etiche e politiche dell’ateismo o, all’opposto, della fede?
La disputa verte anche sulle contraddizioni della religione e sugli elementi deboli della razionalita’. Elementi che aprono la strada a domande relative alle conseguenze politiche e sociali del laicismo. Il testo, peraltro, e’ seguito dai ”proscritti ciechi”. Si tratta delle considerazioni finali che ciascun autore ha redatto senza conoscere il contenuto degli altri contributi. Considerazioni nelle quali gli autori si interrogano, ancora una volta, sulle tante ‘ipotesi su Dio’ e sull’utilita’ della filosofia e della scienza.
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