Claudio Damiani
Il fico sulla fortezza
Claudio Damiani è uno dei più affermati poeti della sua generazione. La sua poesia sa parlare al cuore di tutti per il nitore del suo sguardo e una semplicità che restituiscono intatti il segreto perenne della natura, della bellezza e del tempo che avvolge ogni cosa. L’autore sceglie temi universali che affondano le radici tra i Classici, ma che nutrono una poesia moderna, diretta, di altissima leggibilità.
La forma dialogica attraversa molte di queste nuove poesie di Claudio Damiani, a partire dalla lirica che dà il titolo alla raccolta, Il fico sulla fortezza. Scritti tra il 2007 e il 2011, questi testi non soltanto ripercorrono temi cari al poeta – la natura intelligente ed esemplare, il tempo e la morte gonfi di segreto e promesse, la gentilezza quale “traguardo d’ognuno” – ma si aprono a un dialogo nuovo col presente e la comunità, sia degli uomini che, più ampiamente, dei viventi e degli enti. Ed è proprio la stretta relazione tra materia e vita a costituire il centro della riflessione di questa raccolta, in cui Damiani si pone in colloquio attento e meravigliato con la fisica e le altre scienze della natura, osservando ogni cosa con la serena chiarezza e la vitale disponibilità all’incanto del mondo che sempre illuminano la sua poesia.
Claudio Damiani è nato nel 1957 a San Giovanni Rotondo. Vive a Roma dall’infanzia. Tra le sue raccolte poetiche ricordiamo Fraturno (Abete, 1987) e Attorno al fuoco (Avagliano, 2006, Premio Mario Luzi). Per la Fazi Editore ha pubblicato La miniera (Premio Metauro 1997), Eroi (Premio Montale 2000) e Poesie, a cura di Marco Lodoli (Premio Laurentum 2010). È stato curatore dei volumi Orazio, Arte poetica, con interventi di autori contemporanei (Fazi, 1995) e Le più belle poesie di Trilussa (Mondadori, 2000).
«La sua voce ha un’autorità che supera i confini della letteratura… Un giovane e segreto Maestro».
Giovanni Mariotti, Il Corriere della Sera
«Amo i libri di Damiani come cose vive, tremanti, generose… Confesso di aver talvolta baciato queste pagine come amiche sincere che sul bordo di un addio ci dicono le cose piu importanti».
Marco Lodoli, dalla prefazione a Poesie (2010)
«La sua è una poesia immediata, che coinvolge e commuove… Piena di tradizione e insieme semplice, “ragazzina”, ultracontemporanea e guizzante tra le insidie e i drammi del nostro tempo come poche altre».
Davide Rondoni
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