Franco Faggiani
Il guardiano della collina dei ciliegi
Vincitore Premio Selezione Bancarella 2020
Vincitore Premio Biblioteche di Roma 2019
Dall’autore de La manutenzione dei sensi, un romanzo profondo e commovente su un uomo che, dopo aver perso tutto, ritrovò se stesso nel silenzio della natura.
Il guardiano della collina dei ciliegi, ispirato a una storia vera, ripercorre le vicende di Shizo Kanakuri, il maratoneta olimpico che, dopo una serie di vicissitudini e incredibili avventure, ottenne il tempo eccezionale di gara di 54 anni, 8 mesi, 6 giorni, 5 ore, 32 minuti e 20 secondi.
Nato a Tamana, nel Sud del Giappone, Shizo venne notato giovanissimo per l’estrema abilità nella corsa. Grazie al sostegno dell’Università di Tokyo e agli allenamenti con Jigoro Kano, futuro fondatore del judo, Shizo ebbe modo di partecipare alle Olimpiadi svedesi del 1912 dove l’imperatore alla guida del paese, desideroso di rinforzare i rapporti diplomatici con l’Occidente, inviò per la prima volta una delegazione di atleti. Dopo un movimentato e quasi interminabile viaggio per raggiungere Stoccolma, Shizo, già dato come favorito e in buona posizione nella maratona, a meno di sette chilometri dal traguardo, mancò il suo obiettivo e, per ragioni misteriose anche a se stesso, sparì nel nulla dandosi alla fuga. Da qui ha inizio la storia travagliata di espiazione e conoscenza che porterà il protagonista di questo libro dapprima a nascondersi per la vergogna e il disonore dopo aver deluso le aspettative dell’imperatore, poi a trovare la pace come guardiano di una collina di ciliegi. Intrecciando realtà e fantasia, il romanzo di Franco Faggiani descrive la parabola esistenziale di un uomo che, forte di una rinnovata identità, sarà pronto a ricongiungersi con il proprio destino saldando i conti con il passato.
«Il guardiano della collina dei ciliegi di Franco Faggiani diffonde serenità e bellezza e ci fa recuperare la voglia di immergerci nella contemplazione della natura».
Luca Mercalli
«Una vicenda epica, solo in parte di fantasia. Un romanzo delicato e profondo con riflessioni che coinvolgono i grandi temi dell’esistenza».
Luigi Ripamonti, «Corriere della Sera»
«Il libro di Franco Faggiani ha il dono – rarissimo – di essere letto e subito amato come un poema sulle imprevedibili pieghe del destino».
Sergio Pent, «TTL – La Stampa»
«Alla fine, la biografia romanzata di Faggiani rivela le sue ambizioni. È l’invito a un esercizio spirituale, alla corsa come forma di preghiera, a una mistica della natura».
Filippo La Porta, «Robinson – la Repubblica»
«Faggiani riesce a catturare l’attimo e se ne prende cura, costruendo una piccola grande letteratura della natura».
Giulia Ciarapica, «Il Foglio»