Kevin Wilson
Piccolo mondo perfetto
Traduzione di Silvia Castoldi
Orfana di madre, senza soldi e con un padre alcolizzato, la diciannovenne Izzy Poole rimane incinta di Hal, il suo insegnante di Arte del liceo. Lei, intelligente e schiva, determinata a non frequentare l’università malgrado gli ottimi risultati scolastici, sente di volere il bambino e decide di tenerlo; ma Hal, vittima di problemi psichiatrici, non regge la responsabilità e si suicida. Preston Grind, psicologo a sua volta figlio di celebri psicologi e segnato da un passato traumatico, dà avvio a un innovativo progetto di educazione infantile: il Progetto Famiglia Infinita. Nove coppie in condizioni economiche e sociali disagiate e in attesa del primo figlio trascorreranno dieci anni in una tenuta dove alleveranno i propri bambini come una sorta di famiglia allargata; anche Izzy, unico genitore single, entrerà a far parte del programma. L’esperimento prende il via, procedendo nonostante le difficoltà, più o meno prevedibili, che accompagnano le giornate di questa strana famiglia artificiale e autosufficiente: si creeranno legami particolari, nasceranno gelosie e rancori, i rapporti inizieranno a incrinarsi in seguito a inevitabili tensioni sessuali che rischieranno di spezzare il fragile equilibrio della comunità… La famiglia può rovinarti la vita oppure te la può salvare: quel che è certo è che dalla famiglia non c’è via di uscita.
Kevin Wilson, dopo La famiglia Fang, dà vita a un nuovo, affascinante e geniale ritratto di una famiglia, questa volta allargata e anticonvenzionale, confermando la sua delicata abilità nel raccontare le relazioni umane.
«Kevin Wilson sa come si costruisce una storia. Questo è un romanzo che si legge per motivi antiquati: perché c’è una buona storia, e vuoi sapere come va a finire. Ma si continua a leggere anche perché si vuole sapere cos’è una buona famiglia. Tutti lo vogliono sapere».
John Irving
«Dolce e appagante… Wilson costruisce tutto su motivazioni e comportamenti umani credibili; il risultato è un cast di personaggi memorabile».
«Publishers Weekly – Starred Review»
«La scrittura di Wilson ha una perfezione degna di Houdini. Non importa quanto difficili siano le variabili, ogni adorabile frase riesce a uscirne con tutte le sue parti intatte».
«The Boston Globe»