John Fante
Sto sulla riva dell’acqua e sogno
Lettere a Mencken 1930-1952
Traduzione di Alessandra Osti
Introduzione di Michael Moreau
Fante e Mencken, suo scopritore ed editor del prestigioso “American Mercury”, non si conobbero mai di persona, ma i loro rapporti furono solo epistolari. La prima lettera al famoso redattore Fante la scriveva a soli venti anni, quando sognava di diventare uno scrittore. Mencken, di trenta anni più anziano, era considerato uno dei maggiori e più autorevoli critici letterari americani. La loro corrispondenza rivela una parte ancora sconosciuta della storia di uno dei più grandi scrittori americani del Novecento. Dopo le prime lettere di rifiuto, garbate ma nette, nel 1932 Mencken accettò di pubblicare un racconto dello scrittore sulla sua rivista. Da quel momento tra i due iniziò una corrispondenza irregolare ma importante e vitale. Per Fante l’incoraggiamento di Mencken costituiva una consacrazione personale, la spinta decisiva nel faticoso tragitto verso la grande scrittura di cui sognava; per Mencken Fante era un giovanissimo scrittore con un talento che meritava attenzione e che andava incoraggiato e sorretto. L’epistolario Fante-Mencken è uno straordinario e piacevolissimo documento umano e letterario di due personalità di eccezionale levatura.