Colm Tóibín
Fuochi in lontananza
Traduzione di Ada Arduini
Un paese perduto lungo la costa sudorientale dell’Irlanda. Un giudice coriaceo e severo alla soglia della pensione, simpatizzante fin da ragazzo della causa indipendentista, che ha sempre anteposto le responsabilità politiche ai legami affettivi. E che negli anni dell’impegno e della carriera ha accettato la sua vita familiare con una certa passività, senza mai capire cosa realmente si aspettassero da lui la moglie, i figli. Perché Eamon è un uomo di legge dalle grandi passioni politiche, cui la scomparsa prematura dei genitori ha insegnato a non chiedere mai nulla, relegato com’è in una distanza emotiva che lo allontana da tutti, anche dalle persone più care. Ma quando la moglie Carmel muore, si spalanca un vuoto incolmabile: non riesce più a dormire nel loro letto di sempre, non sa più cosa fare di sé. Saranno allora i figli e una nuova solidarietà fra loro a fargli riscoprire una concezione diversa, e per lui inedita, dell’amore.
Con la felicità narrativa di sempre, Tóibín ci regala il ritratto di un uomo tornato alla vita quando ogni sua relazione, rapporto, speranza, giunge al calor bianco e crolla. La storia di una rigenerazione morale e affettiva, che s’incide sulla pagina come una ferita.
«Superbamente condotto. Squisitamente costruito… un piccolo trionfo di intensità».
The Observer
«Un romanzo sensazionale, il cui stile limpido e commovente deriva in parte dalla solida personalità del protagonista, in parte dalla gelida bellezza della costa irlandese».
The New Yorker
«Uno dei migliori narratori di lingua inglese oggi in circolazione».
Mario Fortunato, L’espresso
– 24/06/2009
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