Tutto ha un inizio
Il gay, questo sconosciuto. E ancora: esiste un’identità o una cultura omosessuale? Dove schierarsi? Dalla parte dei costruzionisti al grido di “non esistono individui omosessuali ma solo atti omosessuali”, o bisogna piuttosto dar eretta a chi ci vuole categoria geneticamente differenziata da sempre? La verità, quel groviglio di storie intrecciate, personali e condivise, amori, o meglio desideri, la verità insomma non è, come al solito, così pacifica. Bravo allora Paolo Canotti nell’impostare un’indagine sulla percezione e autopercezione della sessualità e le sue implicazioni politico-identitarie-cutlturali operata dalle società storiche, dalla Grecia Antica (tutt’altro che il paradiso perduto degli omosessuali a quanto pare) fino alle teorie cliniche ottocentesche e ai movimenti di liberazione e affermazione politica del ‘900: Il Gay. Dove Si Racconta Come è stata Inventata l’Identità Omosessuali (Fazi editore, pp. 253, euro 14). Uno studio che con stile brillante e versatilità nel trattare i dati storici, letterari e di costume, pone in risalto il problema non solo dell’identità gay, ma di ogni identità in seno alla società. Come il frutto di una dialettica continua fra i generi e le diversità che la compongono. Per chi è abituato a pensare in modo critico o vuole cominciare a farlo.
Il gay
1869: nasce il termine “omosessuale”. Dando la parola di volta in volta a scienziati e artisti, magistrati e medici, viaggiatori e uomini politici, l’autore racconta la storia, quando comica quando tragica, dell’invenzione e dello sviluppo dell’identità gay sino ai nostri giorni, tra natura e cultura, peccato e reato, tolleranza e oppressione, scelta individuale e condanna biologica.
Quel lato debole di Capitan Uncino
Per capirli meglio
Il gay, di Paolo Zanotti (Fazi, 14 euro). Questo è un interessante studio sulla nascita della cultura omosessuale. Nell’Ottocento, infatti, non esistevano persone gay. Esistevano solo i cosiddetti atti contro natura, che venivano condannati, o anche perseguiti legalmente, senza prendere in considerazione l’idea che dietro potessero esserci sentimenti veri. Poi, nel corso del Novecento, la cultura e il costume sono cambiati a poco a poco.
Ma come si è arrivati a definire la figura del gay?
E quali problemi, ancora oggi, restano aperti?
Se le domande t’incuriosiscono, scegli questo libro.
Paolo Zanotti, Il gay
Il saggio racconta come è nata l’identità omosessuale, affiancata da quella del “vero uomo”, passando per Oscar Wilde, il Rocky Horror Picture Show, Lady Oscar. Ben scritto e ricco di illustrazioni.
Per capirli meglio
Il gay, di Paolo Zanotti (Fazi, 14 euro). Questo è un interessante studio sulla nascita della cultura omosessuale. Nell’Ottocento, infatti, non esistevano persone gay. Esistevano solo i cosiddetti atti contro natura, che venivano condannati, o anche perseguiti legalmente, senza prendere in considerazione l’idea che dietro potessero esserci sentimenti veri. Poi, nel corso del Novecento, la cultura e il costume sono cambiati a poco a poco.
Ma come si è arrivati a definire la figura del gay?
E quali problemi, ancora oggi, restano aperti?
Se le domande t’incuriosiscono, scegli questo libro.
Dracula gay, senza facoltà di replica
Gli omosessuali dichiarati aumentano rapidamente. Anche grazie ai personaggi del passato etichettati come tali e senza possibilità di smentita. Secondo Paolo Zanotti, autori del libro Il gay (Fazi), le sorprese sono tante. Tra coloro che non hanno facoltà di replica il conte Dracula, in odore di ambiguità se si esaminano alcuni particolari del romanzo a lui dedicato. Così pure Maria Antonietta, regina di Francia: non solo si sarebbe innamorata di due cortigiane, ma su di lei circolavano libelli irriverenti che la deridevano, cole il Godemiché Royal. Godemiché, spiega Zanotti in modo crudo, è il fallo artificiale per “signore sole”.
Zanotti, l’invenzione del gay
L’unione gay? Fa bene alla famiglia
Storia di come sono stati inventati i gay
Gli omosessuali? Li hanno inventati nel 1869. La paradossale tesi è di un giovane ricercatore alla facoltà di Lettere dell’Università di Bologna, Paolo Zanotti. È solo nella seconda metà dell’Ottocento che compare la parola “omosessualità” – constata Zanotti nel suo saggio Il gay (in libreria in questi giorni per Fazi Editore, 253 pagine, 14 euro) – per definire una nuova classe di individui, quelli che hanno rapporti sessuali con persone del loro stesso sesso. Prima, per quanto i rapporti omosessuali fossero spesso, ma non sempre, condannati, l’omosessualità era vista come qualcosa che poteva capitare a tutti: “Esistevano atti omosessuali, non individui omosessuali”. Un episodio della vita magari increscioso, o addirittura abominevole, ma non una categoria in cui essere racchiusi. Il saggio racconta la nascita di questa nuova idea e ripercorre la storia dell’omosessualità dall’Atene di Socrate alla San Francisco di Harvey Milk.
Le dittature nemiche dei gay
Cose dell’altro sesso. E l’uomo inventò il gay
Dal pregiudizio all’orgoglio (un po’ viziato)
La letteratura omosessuale è morta. Anzi no, ma è a rischio, come i matrimoni senza Pacs