Cesarina Vighy
Scendo. Buon proseguimento
Introduzione di Vito Mancuso
«Anche il linguaggio, soprattutto quand’è quello di una madre che scrive alla figlia, sa fare carezze e diventare affettuoso, talora così tenero da condurre alla commozione».
Così, nel suo testo d’apertura, Vito Mancuso introduce questo libro insolito, intimo, curioso, una sorta di romanzo epistolare, testamento spirituale di una donna che, pur vicina alla fine, fa dell’ironia la sua forza e la sua àncora di salvezza («Cara Titti, leggo, rido, rido e non riesco più a leggere», le scriverà – non a caso – il suo editore, qui nell’inusuale veste di corrispondente e personaggio). Attraverso la cronaca di eventi piccoli e talvolta piccolissimi, l’insieme di questi microtesti racconta per frammenti gli ultimi tre anni della vita dell’autrice: il parallelo progredire di una sindrome che priva a poco a poco della parola (restituendola però sulla pagina in forma potenziata) e la genesi, l’elaborazione, la stesura dell’Ultima estate. Nelle mail, difficoltà, infermità, dolori, procedono di pari passo con l’affermazione di sé e il successo pubblico, vissuti dallo spazio ristretto di una stanza dove la malattia e la conseguente decisione di negarsi al mondo hanno confinato la scrittrice.
Nei mesi delle recensioni, delle tante attestazioni di affetto, degli inviti, cui lei non può aderire – sostituita ogni volta dalla figlia Alice –, il computer è l’unico mezzo di comunicazione possibile; grazie ai meccanismi della posta elettronica, Cesarina (detta Titti) invia messaggi, mette in copia, inoltra allegati, creando una piccola rete di amici cui dedicare anche solo poche parole quando le forze lo consentono. A raccogliere stati d’animo e sensazioni ci sono – in rappresentanza del mondo – l’amico d’infanzia, il cugino “svedese”, la confidente che crede in Dio, quella che non crede, fino all’immaginario professore di letteratura. Rimandati da una mail all’altra, da un destinatario all’altro, i più intimi diventano così veri e propri personaggi: c’è Giancarlo, il premuroso marito lunatico, Ernesto, il piccolo nipote musicista, i gatti, tutte figure del piccolo universo ricreato di colei che scrive. Avanza intanto il blocco fisico e l’incapacità di comunicare se non per iscritto. Nella strenua difesa della propria integrità di fronte al decadimento patologico, lo stile diventa un valore irrinunciabile, mantenuto intatto dalla prima all’ultima mail.
Precisazioni al limite del maniacale, citazioni colte, modi di dire familiari e alcune poesie si alternano con naturalezza e a emergere prepotente è un black humour che stupisce e insieme diverte per il carattere di elegante imprevedibilità. La scrittura stabilizza e toglie tensioni e a prevalere è la volontà del bene: per l’amore come forza e frutto di intelligenza ordinata, allora, spiccano i messaggi “alla figlia ritrovata” con i consigli di una madre a sua volta ritrovata: lucida, dolce, saggia e, paradossalmente, proprio ora che il corpo cede e lo spirito è ridotto a pura voce, completa.
Cesarina Vighy, nata a Venezia ma romana d’adozione, già settantatreenne e gravemente malata di SLA, ha esordito nel 2009 con L’ultima estate, romanzo vincitore del Premio Campiello Opera Prima e finalista al Premio Strega. È morta il 1 maggio 2010, due giorni dopo la pubblicazione di Scendo. Buon proseguimento, una raccolta di mail realmente inviate a familiari e amici.
– 01/05/2011
Cesarina Vighy un anno dopo il suo libo esce in tutto il mondo
– 29/04/2011
Che vita grama per Shakespeare se nasceva donna
– 27/04/2010
La seconda vita di Cesarina Vighy
– 27/04/2010
Quelle pagine notturne che non vedranno mai la luce
– 29/04/2010
Cesarina Vighy,una seconda vita fatta tutta di parole
– 30/04/2010
Scendo. Buon proseguimento
– 01/05/2011
e le lancette tornano indietro
– 03/05/2010
Cesarina Vighy,l’ultimo addio alla “scrittrice coraggio”
– 03/05/2010
Cesarina Vighy la scrittrice venuta dalla malattia
– 18/06/2010
Dolore e speranza nelle intense pagine di Cesarina Vighy
– 12/06/2010
Il mio addio è una e-mail
– 01/09/2010
Scendo.Buon proseguimento
– 29/09/2010
Titti e la vita nella malattia
– 18/09/2010
Anna, Cesarina e le parole dell’anima
– 17/09/2010
Il saluto alla vita di Titti in un romanzo fatto di e-mail
– 19/09/2010
Cesarina Vighy, mille modi per dire buona notte con un sorriso
– 09/09/2010
Il testamento via e-mail di Cesarina Vighy
– 21/07/2010
Le sorprese della Vita
– 16/07/2010
La figlia di Cesarina Vighy presenta “Scendo.Buon proseguimento”
– 14/07/2010
Il gran giorno dei ciechi contro gli storpi
– 08/07/2010
L’ironico addio al mondo di Cesarina Vighy
– 04/07/2010
Un diario schietto per far emergere i fantasmi dei sogni
– 26/06/2010
Il ricordo di Cesarina Vighy mercoledì nella sua Venezia
– 23/06/2010
Scendo.Buon proseguimento
– 23/06/2010
Vighy,la forza dell’intelligenza contro la malattia
– 23/06/2010
In piazza contro la Sla ricordando Cesarina
– 12/05/2010
Addio,Vighy
– 07/05/2010
Cesarina Vighy
La grottesca allegria del cimitero
– 20/05/2010
Ciao Cesarina
– 07/05/2010
La grottesca allegoria del cimitero
– 09/05/2010
Cesarina,ironia e spiritualità
– 09/05/2010
Il coraggio di vivere,con ironia
– 03/05/2010
Cesarina Vighy la scrittrice venuta dalla malattia
– 03/05/2010
Vighy:la scrittrice cha ha lottato contro la Sla a colpi di romanzo
– 04/05/2010
Cesarina Vighy,addio a un’anima libera
– 04/05/2010
Cesarina Vighy,un addio fra ironia e complessità
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Il suo mondo in una stanza.Scomparsa di Cesarina Vighy
– 03/05/2010
Vighy:la scrittrice che ha lottato contro la Sla a colpi di romanzo
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Una donna divisa tra il dolore e la vita, Addio Cesarina signora della letteratura
– 03/05/2010
Addio alla scrittrice Cesarina Vighy
– 03/05/2010
Scendo dal mondo.Proseguite da soli
– 03/05/2010
Addio Cesarina Vighy:descrisse la vita con la Sla
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Il mondo dentro la posta elettronica
– 03/05/2010
Vighy,l’estasi della scrittura
– 03/05/2010
Addio Vighy trasformò la letteratura in Second Life
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Morta Cesarina Vighy,si consolava scrivendo
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Sarà riconsegnata alla sua laguna
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Addio alla Vighy,vinta dalla Sla
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Vighy,l’ultima pagina annunciata
– 30/04/2010
Scendo.Buon proseguimento
– 30/04/2010
Cesarina Vighy,uno sberleffo al dolore
– 29/04/2010
Scendo. Buon proseguimento
Through an account of minor events, the ensemble of these written snippets recounts not only the progression of an illness that deprives Cesarina Vighy of the ability to communicate, but also the origin and writing of The last summer. In these emails, difficulties, disability, and pain go hand in hand with the self-affirmation and public success experienced by the author within the narrow confines of the room to which her illness have banished her. Standing out among the messages of love as power and the fruit of intelligence are the emails to her “long-lost daughter” with advice from a mother who has also been rediscovered.
«Cesarina Vighy, last born of our great writers. And if you haven’t read her yet, consider yourself very lucky».
Elle
• Distinctive in its great narrative structure and striking irony, the collection has a close relationship with The last summer, sharing interesting notions about and a behind-the-scenes look at the world of publishing.
• The description of moods and sensations fully gives rise to the figure of the author, a first-class intellectual capable of transforming personal anecdotes into a tale of more general interest.
Cesarina Vighy
Born in Venice yet having resided in Rome for decades, in 2009 she came out with her first book, The last summer, a novel that met with great success among readers and critics alike, winning the Campiello debut book award, the Cesare De Lollis Award and finishing among the five finalists for the Strega Prize. After a long struggle against ALS, Cesarina died on May the 1st 2010 in Rome.