Shifra Horn

Inno alla gioia

COD: 42998cf32d55 Categoria: Tag:

Collana:
Numero collana:
96
Pagine:
350
Codice ISBN:
9788881129508
Prezzo cartaceo:
€ 10,00
Data pubblicazione:
07-07-2005

Traduzione di Elisa Carandina

Yael Maghid è alla guida della propria vettura, a Gerusalemme, e sta ascoltando l’Inno alla gioia quando l’autobus fermo davanti a lei salta in aria.
Il drammatico evento sconvolge la vita della donna: il suo equilibrio personale e il suo rapporto con la realtà esterna risultano irrimediabilmente compromessi. Yael si rende conto di essere incapace di trovare un linguaggio adeguato per esprimere a chi le sta vicino l’orrore al quale ha assistito e si mette alla ricerca di una via privata per comprendere quanto le è accaduto. Una ricerca che la porterà ad avvicinarsi sempre di più ad Avshalom, ebreo ortodosso padre di un bambino morto nell’esplosione, mentre in lei prende forma un piano perverso per salvare suo figlio dallo stesso destino.
Inno alla gioia è una profonda riflessione su Israele oggi, sull’intifada palestinese e sull’identità di un paese sempre più diviso, ma anche una struggente storia d’amore che conferma la capacità della scrittrice di affrontare grandi temi attraverso i drammi e gli affetti privati.

«La protagonista confida alla pagina scritta e al suo lettore quel che non è dicibile».
Elena Loewenthal – «TTL – La Stampa»

«Inno alla gioia è esemplare: non c’è traccia di propaganda né di revanscismo in queste pagine… Nella trentaquattrenne Yael non troverete ideologia, molta cultura, quella sì».
Stefano Jesurum, «Corriere della Sera Magazine»

«Con Inno alla gioia Shifra Horn mette i piedi nel piatto del disastro e della realtà».
Susanna Nirenstein, «la Repubblica»

INNO ALLA GIOIA – RECENSIONI

 

Elena Lattes , FUORIDALGHETTO.BLOGOSFERE.IT
– 12/05/2008

 

Una panoramica sulla letteratura israeliana

 

Fuoridalghetto.blogosfere.it

 

Se per alcuni scrittori il terrorismo costituisce lo sfondo dei loro romanzi SHIFRA HORN  non si accontenta delle morti anonime e nebbiose, degli echi lontani, quasi indistinti di un risuonare lugubre.

 

Questa straordinaria scrittrice nata a Tel Aviv da una madre sefardita e da un padre russo sopravissuto alla Shoah è nota in Italia per romanzi appartenenti al realismo magico (Quattro madri, La più bella tra le donne entrambi pubblicati da Fazi).

 

Il mondo matriarcale è una tematica ricorrente in entrambi i romanzi, e da esso emergono personaggi e volti femminili di straordinaria intensità.

 

 Tuttavia è con il suo ultimo romanzo Inno alla gioia edito da Fazi che la scrittrice ci fa entrare prepotentemente nella tragedia della realtà israeliana.

 

Shifra ha scelto di scrivere Inno alla gioia dopo che uno shahid ha fatto saltare un autobus nel quartiere gerusalemitano, Gilo, un attentato in cui sono morte persone che conosceva.

 

Yael, la protagonista del romanzo, guida la sua vettura e gioca a fare cucù con un bimbo che la guarda dal fondo dell’autobus. All’improvviso un frastuono squarcia il cielo e la terra: Yael sopravvive miracolosamente ma attorno vede solo morte, strazio e distruzione.

 

Il trauma è così grave che si prende ogni centimetro disponibile del suo cervello e sarà solo grazie alla generosità di un’amica psicologa che Yael lentamente, dolorosamente ritornerà a vivere.

 

L’importante, questo è il messaggio di Shifra Horn, è non farsi intimorire, continuare ad andare al supermercato, al cinema e non rinunciare nonostante tutto alla propria libertà.

 

Alla domanda “E’ ottimista per Israele?” la sua risposta ricorda le parole di Grossman: “Devo essere ottimista, altrimenti non potrei vivere qui”.

 

Molto diverso è il suo ultimo libro, una prova narrativa davvero insolita. Gatti Una storia d’amore è una raccolta di spassosissimi racconti nei quali Shifra Horn con uno stile brillante e una prosa che regala esplosioni di comicità esilarante ci racconta del suo amore per i gatti, ricambiato dai suoi amici felini con mugolii di piacere e strusciamenti affettuosi.. Zizi, Sherora, Sheeshee sono i veri protagonisti del libro che con le loro imprevedibili avventure ci regalano momenti di puro divertimento.

 

Cristina Taglietti, CORRIERE DELLA SERA
– 12/05/2008

 

Le surreali ragazze di Israele

 

 

 

Stefano Jesurum, CORRIERE DELLA SERA – MAGAZINE
– 27/10/2005

 

Un Mini Morris tra le bombe

 

 

 

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
– 16/04/2006

 

Israele. l’autobus esplode sule note di Beethoven

 

 

 

GLAMOUR
– 01/07/2005

 

L’inno di Shifra Horn

 

 

 

Paola Babich, INTIMITÀ
– 15/09/2005

 

La magia di Israele

 

 

 

PSYCHOLOGIES
– 01/11/2005

 

Sopravvivere al terrorismo

 

 

 

Susanna Nirenstein, LA REPUBBLICA
– 23/07/2005

 

Letteratura e kamikaze

 

 

 

Bia Sarasini, IL SECOLO XIX
– 31/08/2005

 

La nuova generazione di scrittori israeliani

Voglia di normalità sullo sfondo del terrore

 

 

STILOS
– 21/05/2005

 

Shifra Horn intona un inno alla gioia

 

 

 

TU
– 26/07/2005

 

Quando esplode l’orrore

 

E’un romanzo di fantasia l’Inno alla gioia di Shifra Horn (Fazi Editore, 16 €), ma si ispira a un fatto realmente accaduto: un attentato a Gerusalemme nel 2002, in cui salta in aria un autobus. Dietro, al volante della sua auto, la protagonista, Yael Maghid, una giovane antropologa. In coda, si mette a giocare con un bambino seduto nell’ultima fila del bus.
”CUCÙ, CUCÙ Al mio appello rispose un suono di tamburo seguito dal bagliore accecante di un fulmine, poi si scatenò l’inferno, la mia macchina fu sca-raventata via con forza. A fatica riuscii ad alzarmi, il volante mi colpì la nuca, la testolina che sal-tellava davanti ai miei occhi era scomparsa”.
IL DRAMMA SILENZIOSO
Non ha parole Yael per condivi-dere quello che ha vissuto. E co-mincia a sgretolare le sue relazio-ni, tassello dopo tassello. Fino a scoperchiare la pentola di bugie che la tiene legata al marito. Cer-ca una via privata per compren-dere ciò che è accaduto, avvici-nandosi a un ebreo ortodosso, padre del bimbo morto. E, alla fi-ne, ritroverà il suo equilibrio.

 

Umberto Di Giovannangeli, L’UNITÀ
– 20/07/2005

 

“La forza di vivere al tempo dei kamikaze”

 

 

 

Irene Vallone, FAMIGLIA CRISTIANA
– 09/10/2005

 

Le sopravvissute

 

U In Inno alla gioia incontriamo Jael, sopravvissuta due volte. E se suo padre, scampato all’orrore del lager, ha perso per sempre il sorriso, lei, miracolosamente illesa dietro a un autobus saltato in aria per un attentato palestinese, lo ritrova. Grazie all’amore, presagito per caso nel miagolio di un gattino, regalato al figlio. Anche nel libro della Liebrecht si fanno largo figure di donne combattenti, ma di pace. Alma, Ghila, Dvora e Idit, naufragata nella fontana del pianto davanti al mausoleo per le vittime di Hiroshima, ci ricordano che è solo la vita a generare vita. Un monito per le sorelle musulmane “mummificate negli abiti e nei fazzoletti come morti nelle bende”.

 

TRENTINO
– 26/07/2005

 

Se la vita esplode

 

 

 

Elena Loewenthal, TTL – LA STAMPA
– 27/08/2005

 

In Israele la gioia sopravvive alle bombe

 

 

 

Guido Caldiron, LIBERAZIONE
– 04/08/2005

 

La malattia di Gerusaleme. Israele tra pace e fede

 

 

 

Sara Buzzurro, SECOLO D’ITALIA
– 24/09/2005

 

Shifra Horn racconta Israele, diviso fra terrorismo e ricerca di pace

 

 

 

IL SOLE 24 ORE
– 25/09/2005

 

Gerusalemme, normalità anonima

 

 

 

Marilia Piccone, STILOS
– 13/09/2005

 

Il programma del terrorismo è di stravolgere la nostra vita

 

 

 

GIUSEPPINA ROCCA, IL MESSAGGERO
– 26/07/2005

 

Io, sopravvissuta al terrore

 

 

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