Hilary Mantel
Un posto più sicuro
La storia segreta della rivoluzione, seconda parte
Traduzione di Giuseppina Oneto
Continua la pubblicazione del grande romanzo sulla Rivoluzione Francese dalla penna della più grande scrittrice inglese vivente, vincitrice di due Man Booker Prize con i precedenti romanzi storici, Wolf Hall e Anna Bolena, una questione di famiglia.
Un potente affresco dell’evento fondante della società moderna. Il primo capitolo della storia della Rivoluzione ha già venduto 300.000 copie in Inghilterra e Hilary Mantel è stata annoverata dal «Time» tra le 100 persone più influenti del 2013.
Dopo la caduta della Bastiglia, in una Parigi divenuta campo di battaglia su cui scorre il sangue dei linciaggi e delle esecuzioni sommarie, la giovane generazione di rivoluzionari si trova all’improvviso sulla soglia della fama e del potere: Camille Desmoulins la cui effigie è stampata sui piatti di porcellana e sui ventagli, impegna la sua penna caustica per incitare alla ribellione; Danton, acclamato padre della patria, viene eletto al servizio della città e cerca di imporre le leggi rivoluzionarie; Robespierre, amato dagli strati popolari, continua imperterrito la sua opera, circondato sia dallo sconcerto degli amici sia dalla più profonda diffidenza dei colleghi deputati per il suo disprezzo del denaro e la fede incrollabile nelle proprie idee.
Né il corpo dei regnanti né i luoghi in cui abitano son più sacri.
La tanto agognata repubblica è sempre più vicina.
Ma nessuno sa ancora quale sarà il prezzo da pagare.
Hilary Mantel è autrice di tredici romanzi. I suoi due più recenti, Wolf Hall e Anna Bolena, una questione di famiglia sono stati entrambi insigniti del Man Booker Prize, il più prestigioso premio letterario di lingua inglese.
Un posto più sicuro è la seconda parte di un’imponente opera sulla Rivoluzione Francese, di cui Fazi Editore ha già pubblicato la prima parte.
«Hilary Mantel non scrive romanzi storici. Prende un periodo storico, lo attraversa per anni studiando ogni documento possibile, ne studia i personaggi e poi racconta la loro storia come se fosse un testimone del loro tempo, trasformandoli in persone vere […] Meravigliosa scrittrice… trascinante, poetica, crudele, stordente».
Natalia Aspesi, «Elle»
«Jane Austen, Virginia Woolf, Hilary Mantel. Sappiamo chi sono le prime due. Potrebbe essere il momento di conoscere meglio la terza donna più importante della letteratura inglese».
Enrico Franceschini, «la Repubblica»
«Hilary Mantel ha una qualità prodigiosa, piace a quasi tutti i critici e a quasi tutti gli scrittori. Cosa non necessariamente convergente. In più piace a critici che abitualmente hanno un’idea della letteratura contrapposta, e a scrittori che la pensano diversamente in materia di trama e lingua, e si appassionano ad autori diversi».
Valeria Viganò, «L’Unità»
«Mantel non dedica troppo spazio a spiegare i suoi rivoluzionari, preferisce mostrarli in movimento ai lettori, con un approccio simile a quello delle sceneggiature cinematografiche».
Roberto Bertinetti, «Il Messaggero»
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