COS’È IL BLOG DI STONER

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Nato come omaggio al capolavoro di John Williams, considerato oggi uno dei più grandi scrittori della letteratura americana del XX secolo, il blog rappresenta il luogo ideale dove indagare il mistero inenarrabile di Stoner e della letteratura tutta, attraverso un confronto quotidiano con voi lettori, che avete reso possibile questo grande successo.
Il nostro intento è creare una community in cui condividere articoli e recensioni apparsi su Stoner, ma soprattutto proporre contributi letterari originali per creare uno spazio di approfondimento sulla letteratura di qualità e sulla cultura grazie allo scambio di idee libero. Perché là fuori c’è ancora molto da scoprire.
Per realizzare ciò abbiamo bisogno della partecipazione di tutti: inviateci recensioni, foto, video, racconti e incipit di romanzi di massimo 30.000 battute (spazi compresi).

Stoner valuterà tutti i materiali che riceveremo all’indirizzo [email protected] e se giudicati validi saranno pubblicati nel blog.

«Trovandoci, come siamo, al cospetto del mistero della letteratura e del suo inenarrabile potere, è nostro compito scoprire la fonte di questo potere e di questo mistero. E in fondo, tuttavia, a che scopo? La letteratura stende davanti a noi un velo profondo, che non possiamo scandagliare. Non ci resta che contemplare le sue oscillazioni, devoti e impotenti. Chi sarebbe così temerario da sollevare quel velo, mostrando ciò che non può essere mostrato e raggiungendo l’irraggiungibile? Il più forte di noi non è che un esserino gracile, il tintinnio d’un cembalo, il fiato d’un ottone, davanti all’eterno mistero».
John Williams, Stoner

Il successo che Stoner ha riscosso a partire dalla sua prima pubblicazione italiana nel febbraio 2012  non fa che confermare una realtà: un romanzo scritto decenni orsono può davvero appassionare il lettore d’oggi, e può diventare quel che tantissimi lettori del XXI secolo hanno ormai scelto come il più bel romanzo mai letto da moltissimi anni.
La riscoperta di Stoner ha suscitato un dibattito internazionale: il «New Yorker», da ultimo, ha parlato di Stoner come “The Greatest American Novel You’ve Never Heard of” (“il più bel romanzo di cui non avete ancora sentito parlare”), e a confronto proprio con quel Grande Gatsby, protagonista della narrativa americana del XX secolo, Stoner dimostra una forza in più: quella insita nel racconto di un apparente fallito che in realtà conclude la sua vita da vincente, perché è semplicemente riuscito ad essere se stesso.
Emergono così due idee di letteratura contrapposte: letteratura come apologia del successo seppure con sfumature tragiche nel Grande Gatsby, mentre in Stoner prevale il racconto dell’umanità imperfetta che fallisce e affronta la vita così com’è, senza illusioni e disperazione, trovando il senso dell’esistenza nella devozione totale a un’ideale, una passione, nel caso di Stoner nella letteratura.

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