Thomas Hardy
Nel bosco
Traduzione di Stefano Tummolini
Nel bosco (The Woodlanders, 1887) è forse il più struggente tra i romanzi di Hardy per intensità espressiva e sentimentale. Racconta della storia d’amore fra un ragazzo di paese, Giles Winterborne, e la giovane Grace Melbury, figlia di un commerciante di legname, la quale però, tornata al villaggio provvista di un’istruzione, preferisce sposare un medico. Hardy contrappone con maestria due modelli di vita: l’esistenza semplice e dignitosa dei boscaioli e dei contadini e quella raffinata e artificiosa dei personaggi di alto lignaggio. Il contrasto è inevitabile e profondo, e la giovane Grace, la protagonista, è il punto di luce e di improvviso ardore tra gli uni e gli altri, tra la felicità e la disperazione. L’opera non si risolve comunque in una parabola morale intorno ai limiti delle nostre scelte. Possiede il fascino della maggiore letteratura dell’Ottocento: la grazia di uno stile acuto e piacevole, la forza di un’eccezionale tensione narrativa. Le passioni, gli amori dei protagonisti avvengono nel respiro segreto degli alberi e degli animali del bosco, osservatori muti di una felicità che sfugge agli uomini e alle donne del romanzo. La natura in Hardy, più che essere protagonista, appare legata alla vita dell’uomo, una sola cosa con lui, non in senso estetico ma vitale, e con essa la vita riacquista la propria autenticità.
«Nel bosco, se non mi fa velo l’entusiasmo della prima lettura in genere dell’hardiano appassionato, si situa all’altezza dei maggiori romanzi dell’autore, uno dei massimi narratori di lingua inglese in assoluto».
Pier Vincenzo Mengaldo
«Scene indimenticabili si sono svolte nel bosco. Nel bosco abbiamo veduto il gelo e il rigoglio, la neve e le gemme segnare le stagioni e gli anni. Nel bosco ombroso, così lontano dalle felici chiarezze della mente, abbiamo visto il fuoco dei disboscatori, udito le risate delle ragazze in cerca di marito, sentito il fruscio degli uccelli che annunciano buon tempo o tempesta».
Giorgio Montefoschi