Stephen Graham Jones
Gli unici indiani buoni
Traduzione di Giuseppe Marano
Lewis, Gabe, Ricky e Cassidy sono quattro giovani indiani cresciuti insieme in una riserva ai confini col Canada. Il legame che li univa si è spezzato quando Ricky è morto all’improvviso: una rissa fra ubriachi, secondo la versione ufficiale. Ma è davvero andata così? Sono passati ormai dieci anni, i ragazzi sono diventati uomini e si sono più o meno integrati nella società bianca, lasciandosi alle spalle gli eccessi di gioventù ma anche un fardello con il quale non hanno mai fatto davvero i conti: le regole e le tradizioni della riserva. Il ricordo dell’amico scomparso, però, non li ha mai abbandonati. Con esso, torna prepotentemente a turbare le loro coscienze un episodio del passato che li ha segnati, mettendo fine per sempre alla loro innocenza: una battuta di caccia finita male. Una storia difficile da dimenticare, che oggi torna a perseguitarli. È Lewis il primo ad accorgersi di una presenza inquietante in casa sua, e a questo punto ognuno di loro inizia ad avere paura, per sé e per i propri cari…
Una spietata caccia all’animale che si tramuta in una terrificante caccia all’uomo: vincitore dei più importanti premi nell’ambito del genere e campione di vendite, Gli unici indiani buoni è un horror mozzafiato in cui una fine analisi sociale si fonde perfettamente con la tensione di una storia da incubo.
«Con Gli unici indiani buoni Stephen Graham Jones ci conduce, con la maestria di un grande scrittore, in un territorio dell’inconscio che scivola tra finzione e realtà. Un thriller da brivido».
Massimo Carlotto
«Elettrizzante, colto, spaventoso, avvolgente. Bonus: la più terrificante partita di basket della storia».
Stephen King
«Un capolavoro. Intimo, devastante, brutale, terrificante, ma caloroso e straziante nella migliore delle accezioni, Stephen Graham Jones ha scritto un romanzo horror sull’ingiustizia e, in definitiva, sulla speranza».
Paul Tremblay
«Stephen Graham Jones è uno dei più talentuosi scrittori viventi. Il libro è pieno di umorismo e immagini agghiaccianti. Ci sono dentro amore e vendetta, sangue e basket. Non guarderò mai più un alce, una battuta di caccia o un romanzo horror con gli stessi occhi».
Tommy Orange
«Il miglior romanzo di uno dei migliori del settore. Una profondità emotiva che sbalordisce. Gli unici indiani buoni ha tutto: stile, realtà, irrealtà, vendetta, calore, freddo gelido e persino alcuni squartamenti».
Josh Malerman