Hilary Mantel
I giorni del terrore
La storia segreta della rivoluzione, terza parte
Traduzione di Giuseppina Oneto
«La rivoluzione è come Saturno: divora i suoi figli».
A parlare è Vergniaud, in piedi al banco degli imputati. Il Tribunale rivoluzionario ha appena pronunciato la sentenza: fino a qualche settimana prima era presidente della Convenzione nazionale, tra poche ore il boia mostrerà la sua testa al popolo.
È l’autunno del 1793. Nemmeno sei mesi prima, con l’esecuzione del re, la rivoluzione ha raggiunto l’apice. Il tiranno è morto, la monarchia finalmente abbattuta – eppure è proprio in questo momento che qualcosa s’incrina tra le diverse fazioni rivoluzionarie, che fino ad allora hanno agito di concerto. Gli eserciti delle potenze straniere avanzano verso i confini francesi, decisi a marciare su Parigi, e nella capitale la paura che qualcuno si sia venduto e stia tramando per la disfatta della Repubblica diventa sospetto, e il sospetto rapidamente psicosi. Chiunque non dia prova di costante ardore rivoluzionario – stabilisce il Comitato di salute pubblica – è da considerarsi sospetto; chiunque abbia un atteggiamento passivo nei confronti della Repubblica dev’essere arrestato, chiunque non faccia niente per essa va punito.
La Montagna e la Gironda, i brissottini e gli hébertisti: la battaglia è tanto più feroce quanto più diventa chiaro che la posta in gioco non è solo la supremazia politica, ma la vita stessa. Esecuzioni e linciaggi sono all’ordine del giorno, i sanculotti banchettano nel sangue, una dopo l’altra le teste dei leader usciti vittoriosi dalla rivoluzione cadono sotto la lama del Rasoio Nazionale. È il Terrore.
Ultimo atto dell’opera che Hilary Mantel dedica alla Rivoluzione francese, I giorni del Terrore è un lucido resoconto di quegli anni terribili, ma anche e soprattutto una storia di uomini che avanzano verso il loro personale punto di non ritorno, quando toccherà loro scegliere tra i sentimenti e gli ideali sempre più alti cui hanno legato il proprio nome, e del tributo di sangue che sempre il potere esige.
Hilary Mantel è autrice di tredici romanzi. I due più recenti, Wolf Hall e Anna Bolena, una questione di famiglia, sono stati entrambi insigniti del Man Booker Prize, il più prestigioso premio letterario di lingua inglese. Questo volume è la terza parte di un’imponente opera sulla Rivoluzione francese, che Fazi Editore pubblica in tre volumi. Di prossima pubblicazione sarà anche il terzo volume della saga dedicata alla dinastia Tudor, The Mirror and the Light.