Valentino Zeichen
Il testamento di Anita Garibaldi
Postfazione di Italo Moscati
Quasi a chiusura dell’anniversario per i 150 anni dell’Unità, un omaggio d’eccezione alla donna che meglio ha saputo incarnare il sacrificio garibaldino.
Il testamento di Anita Garibaldi è un monologo che il poeta Valentino Zeichen ha voluto dedicare alla compagna di vita dell’eroe dei due mondi, eroina a sua volta, immolatasi per la nostra patria.
Nata in Brasile, e già impegnata nella difesa del suo paese, appena diciottenne e innamoratissima, aveva deciso di seguire Garibaldi in battaglia, diventando poi sua moglie e dandogli quattro figli. Un legame forte e indistruttibile che solo la morte poté spezzare.
Nelle pagine di questo intenso e potente libretto, Zeichen ricostruisce gli ultimi momenti della vita di Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva, detta Anita. Nel 1849, nelle valli di Comacchio, durante la marcia forzata in seguito alla caduta della Repubblica Romana, morì incinta di cinque mesi a soli ventotto anni, undici dei quali passati accanto a Garibaldi che, in fuga verso la salvezza, fu costretto ad abbandonarne il corpo vicino a Ravenna.
Valentino Zeichen è considerato uno dei maggiori poeti italiani del novecento. Nato a Fiume ma romano d’adozione, ha pubblicato diverse raccolte di poesie fra cui Area di rigore (1974), Ricreazione (1979), Museo interiore (1987), Gibilterra (1991), Metafisica tascabile (1997) e Neomarziale (2006). Una scelta da tutte le sue opere è apparsa negli Oscar Mondadori. Per la Fazi Editore, ha pubblicato Ogni cosa a ogni cosa ha detto addio (2000), Aforismi d’autunno (2010) e Il testamento di Anita Garibaldi (2011) e La sumera (2015).
– 12/09/2011
E’ attrazione fatale per Anita Garibaldi
– 12/09/2011
Il testamento di Anita Garibaldi