Elizabeth Jane Howard
Cambio di rotta
Traduzione di Manuela Francescon
Emmanuel e Lillian Joyce sono una coppia di mezz’età appartenente all’alta borghesia londinese ebraica e cosmopolita. Lui è un drammaturgo di successo, lei, più giovane del marito, è una donna fragile, raffinata e mondana. A mediare tra i due, il manager tuttofare Jimmy Sullivan. I Joyce conducono una vita da girovaghi: Londra e New York per il lavoro di Emmanuel, ma anche frequenti vacanze in varie località del Mediterraneo. Emmanuel tradisce Lillian con molta disinvoltura, con le giovani attrici e le segretarie che subiscono il suo carisma; complice anche l’abile lavoro di Jimmy, Lillian accetta con rassegnazione le infedeltà del marito e conduce una vita ovattata. Quando c’è bisogno di una nuova segretaria, entra in scena Alberta, una ragazza molto giovane e ingenua che proviene da una numerosa famiglia di campagna e si ritrova catapultata all’improvviso in un mondo a lei del tutto sconosciuto. Mentre i due uomini cominciano a subire il fascino semplice della ragazza e Lillian inizia a temere che Alberta diventi la prossima amante di suo marito, l’irrequieto quartetto si trasferisce su un’isola greca, dove le dinamiche fra i quattro personaggi prenderanno una piega inaspettata…
Dall’autrice della saga dei Cazalet, un romanzo dalle atmosfere tutte nuove: con la finezza e l’eleganza che ben conosciamo, Elizabeth Jane Howard racconta la mondanità, la vita agiata dell’élite culturale, il mondo sfarzoso e nevrotico del teatro di fine anni Cinquanta. È attualmente in fase di lavorazione un film tratto da questo romanzo; regista e protagonista sarà l’attrice inglese Kristin Scott Thomas.
All’uscita, nel 1959, questo romanzo fu incluso insieme a Lolita di Nabokov fra i migliori libri dell’anno da «The Sunday Times».
«Cambio di rotta è un quartetto d’archi, plasmati e interconnessi in maniera meravigliosa. Alberta ha il guizzo di un’eroina di Turgenev. Questo non è un libro da donne, è un libro per tutti noi».
«The Observer»
«Howard è un’osservatrice davvero acuta del comportamento umano. I suoi volumi sono costruiti con tocchi minuscoli e brillanti… È questa la vera magia di Howard: la sua umanità trascende l’individuo».
«The Sunday Times»
«Una narratrice trascinante, avveduta e accurata nell’osservazione umana, con un orecchio affilato per il dialogo, che ha eletto la lingua inglese come suo oggetto di piacere».
«The Guardian»